Eccomi...eccomi...
Dunque, Quest'anno per vari motivi, le ferie sono state davvero poche....
Quindi il mio unico giorno di ferie, l'ho fatto a Bellano presso casa di amici...
Ingannando la morosa, con la scusa di andare a fare un giro a Premana (famosa località della Valsassina, nota per le coltellerie, e le miniere di ferro li vicine) a comprare delle forbici e dei coltellini svizzeri multiuso, sono andato in visita alla diga di Pagnona, una della più vecchie dighe della Lombardia.
Costruita nel lontano 1923, la diga alta 18,75 metri, sbarra il corso del torrente Varrone, poco sotto il comune di Pagnona, e le sue acque vengono utilizzate da ENEL nella centrale di Dervio-Corenno, sul lago di Como.
Per darvi una idea della localizzazione...
http://goo.gl/maps/xMma4.
E' una diga a gravità, in muratura, l'invaso è piccolo, non è grande, ma il torrente Varrone è un mulo dell'idroelettrico..
Infatti a monte della diga circa 1 km sopra l'invaso è appena stata realizzata una piccola centrale idro. Inoltre, sono attualmente depositate in regione Lombardia altre richieste per lo sfruttamento del bacino idroelettrico e modifiche agli impianti esistenti.
Sono aperti e disponibili alcuni documenti di VAS a riguardo.
Forse a ragione, visto le piccole dimensioni del torrente Varrone, parecchi abitanti della valle, si sono mossi contro questo sfruttamento intensivo del loro torrente.
Non sappiamo quali siano le reali condizioni di sfruttamento, certo è che il torrente Varrone è un corso d'acqua molto importante per tutta la valle. Grazie, ed attorno ad esso, è nato il distretto delle coltellerie di Premana e delle sue miniere di ferro.
La diga presenta luci sfioranti sul coronamento, la cui lunghezza è di 58 metri.
L'avventura inizia a Pagnona, arrivando da Casargo, poco prima del viadotto che ti permette di attraversare il torrente Varrone, andando quindi sulla sponda di Premana.
Nessuna indicazione, ma come insegna il buon Guardiano... se il torrente è in basso... anche la diga .... sarà di conseguenza.
Imbocco una stradina in discesa, e finisco proprio sopra la vasca di compensazione della nuova centralina appena realizzata.
Ho un attimo di spaesamento, non capisco se devo scendere verso valle.... o salire..
Parcheggio la rabdomobile, mi concentro e ignoro le imprecazione della futura Regina.
Una sbarra... forse forse... un cartello uhm.... girato... non leggo....Diga di Pagnona.. BINGO!!
La strada, praticabile in panda 4x4 piomba nella boscaglia, per poi costeggiare il torrente in un comodo sterrato dopo qualche decina di metri.

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Il torrente è un po' secco d'acqua, il motivo è sia il caldo pazzesco di questo periodo, che l'inverno secco di nevicate sulle orobie.
Dopo qualche decina di metri ecco l'alveo del torrente che incomincia ad allargarsi

, distese di limo, sassi, fango secco.
Una curva ed eccola che appare nascosta dalla boscaglia..

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Grazie al cielo ho imbroccato la strada giusta.. Lungo il cammino troviamo una panda ENEL senza conducente, boh!... Qualche pescatore sulla riva opposta..

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Noto subito poco sopra lo sbarramento la casa del guardiano (presumo), con stazione meteo cabinata.
Mi avvicino sempre più alla diga, incomincio a distinguere le varie infrastrutture...


Qui potete vedere il lago creato dallo sbarramento ed il livello dell'acqua al suo interno

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Come prima cosa vediamo la cabina comandi dello scarico di mezzofondo

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, poi finalmente il coronamento

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