Cosa ne pensate¡
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Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
- BianConiglio
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Re: Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
Penso che quello che ti ha suggerito Phante sia rimasto lettera morta.
(cit: "Per favore, oltre a mettere i link, mettete anche un paio di righe di descrizione di quello che una persona si aspetta di andare a vedere, altrimenti il contenuto non è indicizzabile ne ricercabile e poco accessibile.")
(cit: "Per favore, oltre a mettere i link, mettete anche un paio di righe di descrizione di quello che una persona si aspetta di andare a vedere, altrimenti il contenuto non è indicizzabile ne ricercabile e poco accessibile.")
Augurati il sole, ma costruisci dighe
(Mao Tse-tung)
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Re: Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
e' un lavoro molto interessante , di elevata qualita' adesso il tempo e' tiranno e non sono riuscito a leggerlo tutto ma solo a salti, un ottimo lavoro niente da dire gira molto forte poi e' logico si arriva alle solite conclusioni , tra tutti anche il migliore come capacita' espositiva, un gran bel lavoro
Re: Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
L'enigmatico link conduce a questo testo:
ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
Dipartimento di Lettere e Beni Culturali
Corso di laurea magistrale in Semiotica
IL CASO VAJONT:
La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani.
Teorie e modelli dello spazio
Prof. Emanuele Frixa
Silvia Anese
A.A. 2018/2019
La storia del Vajont, narrata sinteticamente e senza apportare alcun elemento di novità, è funzionale all'esposizione di alcuni concetti politico-sociologici:
2. Il territorio come tecnologia politica
2.2 Il processo come schieramento politico per l’affermazione dell’identità nazionale
3. Il progetto Vajont come riaffermazione del potere all’interno di pratiche spaziali
3.1 La diga come muro
4. Un’analisi geografico-economica per una memoria storiografica difficile
4.1 La ricostruzione come tempo: futuro e progettualità
4.2 Il diritto alla città assente
Un passaggio estrapolato dal paragrafo 3.1 a titolo di esempio:
Una breve trattazione "dotta", interessante modello di come la visione, il pensiero e il linguaggio di un particolare ambiente accademico possano interpretare una vicenda nota.
________________________________________________________________________________________________
Memento fudos:
"Non in link solo vivet homo, sed in omni descriptionem quod procedit de ore Dei."
Vangelo (Phante 4, 4)
Amen
ALMA MATER STUDIORUM
UNIVERSITA' DI BOLOGNA
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IL CASO VAJONT:
La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani.
Teorie e modelli dello spazio
Prof. Emanuele Frixa
Silvia Anese
A.A. 2018/2019
La storia del Vajont, narrata sinteticamente e senza apportare alcun elemento di novità, è funzionale all'esposizione di alcuni concetti politico-sociologici:
2. Il territorio come tecnologia politica
2.2 Il processo come schieramento politico per l’affermazione dell’identità nazionale
3. Il progetto Vajont come riaffermazione del potere all’interno di pratiche spaziali
3.1 La diga come muro
4. Un’analisi geografico-economica per una memoria storiografica difficile
4.1 La ricostruzione come tempo: futuro e progettualità
4.2 Il diritto alla città assente
Un passaggio estrapolato dal paragrafo 3.1 a titolo di esempio:
Cosa ne pensate...Il capitalismo ha un’effetto corrosivo sullo stato di diritto, modella le attività dell’individuo e lo indirizza verso criteri imprenditoriali che dislocano la supremazia della legge e di ogni altra autorità morale. Come sostenuto da S. Sassen, infatti, la globalizzazione ha portato con sé una parziale denazionalizzazione del territorio nazionale, « una parziale dislocazione di
alcune componenti della sovranità statuale presso altre istituzioni, dalle entità sovranazionali fino al mercato globale dei capitali» (S. Sassen 1998 ). Ecco che la Sade venne dipinta nel processo come il grande burattinaio dell’intera vicenda, desiderosa di difendere il proprio investimento. L’accusa generale è fatta però allo Stato, presente ovunque ma disarticolato fino a divenire
assente, concedente autorizzazioni ad attori privati che costituirono un mosaico di poteri interno a quello della nazione.
Una breve trattazione "dotta", interessante modello di come la visione, il pensiero e il linguaggio di un particolare ambiente accademico possano interpretare una vicenda nota.
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Memento fudos:
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Amen
Re: Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
Grazie!BianConiglio ha scritto: ↑17 giu 2022, 10:39 Penso che quello che ti ha suggerito Phante sia rimasto lettera morta.
(cit: "Per favore, oltre a mettere i link, mettete anche un paio di righe di descrizione di quello che una persona si aspetta di andare a vedere, altrimenti il contenuto non è indicizzabile ne ricercabile e poco accessibile.")
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Re: Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
Personalmente, col massimo rispetto per l'autore, lo percepisco come un pippone sociologico dal lessico retorico trito e ritrito, stile Fusaro per capirci.fudos ha scritto: ↑17 giu 2022, 10:20 Cosa ne pensate¡
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Re: Pubblicazione: La diga come processo di modernizzazione distruttiva che trasforma paesaggi "naturali" e urbani
Ma soprattutto, tu cosa ne pensi? Non c'è lo hai detto (e avresti dovuto e potuto farlo direttamente sul primo postfudos ha scritto: ↑17 giu 2022, 10:20 Cosa ne pensate¡
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