L’acqua fresca e pulita delle sorgenti appenniniche potrebbe presto sgorgare dai rubinetti di Parma. Si tratta per ora solo di un progetto, che prevede la ristrutturazione delle dighe dei bacini Ballano e Verde, in alta Val d’Enza, per l’utilizzo ad uso idropotabile delle acque, in attuazione della strategia nazionale sulla Green Economy che prevede che chi sia in possesso di un bene ambientale debba fare in modo di condividerlo con chi non ce l’ha, ottenendo in cambio risorse per mantenere e migliorare le qualità ambientali che vengono cedute.
Ma quali sono i vantaggi di un progetto così ambizioso? «Ce n’è per tutti - precisa il sindaco di Monchio Claudio Moretti -. Innanzitutto si abbatterebbero i valori di nitrati dell’acqua idropotabile che ad oggi sono altissimi in alcune zone della città, . I comuni montani potrebbero invece ricominciare a fare sul serio un lavoro di manutenzione del territorio, utilizzando le risorse che derivano dall’acqua».
Se qualcuno ci vuole mettere dei soldi insieme ad Enel per ristrutturarla e poi usare le acque a scopo idropotabile dopo averle turbinate è l'unica speranza che vedo.. sicuramente la concessione e la diga non possono comprarla, o per lo meno, non fino alla data di scadenza nel 2029. se so qualcosa aggiorno.
Buongiorno a tutti .
Mia figlia si sta per laureare in Dinamiche del paesaggio e del territorio in Val Cedra ( secoli 19 e 20 ) e sta cercando della documentazione fotografica risalente ad inizio 1900 , in particolare prima e dopo la costruzione delle dighe Ballano , Verde e Lagastrello .