
Si tratta di una manifestazione delle comunità montane per protestare con il governo per la gestione delle concessioni sull'idroelettrico.
Da Nord a Sud, ogni regione d’Italia i Consigli Comunali e le Assemblee delle Comunità montane, allargati alle parti sociali del territorio, si riuniranno davanti alle dighe per segnalare all’attenzione dell’opinione pubblica un fatto grave relativo alla manovra economica del Governo. La manovra, infatti, ignora del tutto il tema del rinnovo delle concessioni idroelettriche, in scadenza al 31 dicembre 2010, estromettendo ancora una volta gli enti locali dal grande business dell’acqua, che rimane nelle mani dei grandi player industriali metropolitani, e prevedendo addirittura all’art. 15 un canone aggiuntivo sulle concessioni idroelettriche a favore dello Stato. Provvedimento in palese contraddizione con il federalismo demaniale.Tutto questo per i piccoli Comuni e le Comunità montane, si traduce in un esproprio forzato delle risorse, acqua in primo luogo, e in un taglio gravissimo dei servizi essenziali.
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Diga day dal sito Unicem