Ebbene, visto come stanno procedendo i lavori, adesso mi sembra giunto il momento che ve ne parli. SONO PROPRIETARIO DI UNA CENTRALE IDROELETTRICA CHE PRESTO ENTRERA’ IN FUNZIONE!Cosa combini ad Adegliacco.... Volevi tenerci nascosto che stai realizzando una centrale?
Energia dal vecchio mulino di Adegliacco
Messaggero Veneto — 30 novembre 2010 pagina 09 sezione: UDINE
http://ricerca.gelocal.it/messaggeroven ... _UDH4.html


No, magari…!


La realtà è che finalmente qualcosa ha iniziato a muoversi nel vecchio mulino di Adegliacco: il Comune ha capito, un po’ tardi ma meglio che mai, che nell’edificio attualmente di sua proprietà, il mulino appunto, poteva installare un impianto mini idro e produrre energia verde, sfruttando un’idea geniale quanto semplice, che per secoli ha contribuito all’industrializzazione rurale di molti paesi: il salto idraulico.
Prima di addentrarci però nello specifico, desidero illustrare almeno un po’ la situazione dei mulini del mio paese e dei due limitrofi: Cavalicco e Molin Nuovo.
In poco più di 2 chilometri in linea d’aria fino a qualche decennio fa erano in funzione, o perlomeno erano installati 5 mulini; da nord a Sud trovavamo il mulino di Variola di Santa Fosca (frazione di Adegliacco), quello di Adegliacco (Dominissini), i mulini Cainero di Cavalicco, sempre a Cavalicco il mulino Mazzilis, ed infine a Molin nuovo il mulino Bertoli. Tutti sulla stessa roggia, quella di Udine, che nasce dal torrente Torre nel partitore di Zompitta (Consorzio di bonifica Ledra-Tagliamento).
Per praticità riporto un’immagine aerea con l’ubicazione dei sopraccitati mulini e salti:

Qui sotto, seguendo sempre lo stesso ordine, alcuni scatti da me realizzati in tempi diversi; per alcuni di essi riporto alcune interessanti foto d’epoca tratte da un interessante libro che pubblicò nel 1985 il grande Walter Ceschia, patrocinato dal Comune di Tavagnacco.
Iniziamo con il salto di Santa Fosca (il mulino è stato dimesso nel 1976 in seguito ai danni subiti con il sisma); sulla destra della foto è visibile una luce di scarico in roggia appartenente alle vasche per allevamento ittico della borgata (foto dicembre 2008).


Il mulino di Adegliacco (Dominissini), facciata meridionale fotografata nel giugno 2008:
Il salto presso i mulini Cainero di Cavalicco (giugno 2008):

Il salto Mazzilis (anni fa era installata una turbina) fotografato nel marzo 2010:

Infine il salto di Molin Nuovo, seminascosto dall’edifico costruito a valle di esso negli anni ’40 e contenente la turbina che produceva energia elettrica per l’illuminazione delle fonderie Bertoli; nella foto successiva l’antico maglio (1880) che la fucina Bertoli impiegava per la produzione.


Ognuno di questi salti meriterebbe una narrazione dedicata, ma questo lo faremo un’altra volta.
Torniamo al mulino Dominissini di Adegliacco; note storiche datano il mulino di Adegliacco risalente al XVIII secolo; originariamente esso consisteva di un edificio ad un solo piano al cui interno vi erano 3 macine per la sfarinatura del grano, azionate da rispettive ruote con pale.
Agli inizi del 1900 fu costruito l’edificio annesso a 3 piani per la macina del frumento.
Nel 1928 al nucleo originario fu aggiunto un piano per lo stoccaggio del grano.
Un brutto incendio danneggiò gravemente l’edificio più recente negli anni ’30, che fu ristrutturato solo dopo il secondo conflitto mondiale. Il mulino fu impiegato sino a qualche anno fa quando l’attività si fermò ed il proprietario conservò comunque una delle tre macine; delle 3 ruote originarie ne rimase sono una, quella più esterna. Parlando con il proprietario un anno fa circa, egli mi disse che il complesso ruota/macina rimasto è perfettamente funzionante.
CONTINUA...